RISO CARNAROLI: nato negli anni ’40 incrociando Lencino e Valone, del primo ha la mole, del secondo l’amilosio (amido a rilascio lento, che permettet quindi di tenere molto bene la cottura).

riso carnaroli
Diffuso negli anni ’80 è il riso re dei risotti.
RISO BALILLA: è un riso a chicchi piccoli e tondi, storicamente coltivato nel vercellese, è da sempre usato per le minestre, ma va benissimi anche come riso per le besciamelle, i dolci, le creme e i budini per il quale viene bollito nel latte.
RISO VIALONE NANO: il celebre semifino, ricco di amido è molto versatile.

riso vialone nano
È ottimo per i risotti, ma anche per i minestroni, i timballi e gli arancini. Il migliore viene dal veronese, da risaie alimentate da acque risorgive.
RISO ARBORIO: prende il suo nome da un piccolo paese del vercellese.
I suoi chicchi sono arrotolati, fermi e cremosi, ricchi di amilopectina, è uno dei grandi risi da risotto, ma si usa anche per il budino di riso.

riso roma
RISO ROMA: perfetto per i risotti “morbidi” grazie al suo alto apporto di amido, sta riemergendo come il più adatto per fare il sushi in casa.
A pianta molto resistente, è anche uno dei risi che meglio si presta alla coltivazione Bio, senza chimica.
RISO MARATELLI: un buon riso per risotti, un riso ritrovato.
Selezionato ad Asigliano Vercellese nel 1914, fu il riso di Savoia poi messo da parte per la delicatezza e la bassa resa della pianta.
Dal 2000 ha avuto il suo rilancio.
RISO ROSA MARCHETTI: parente dei Vialone, un riso quasi dimenticato.
È un tipo di riso aromatico, piccolo, che necessita di una lunga cottura ma che rimane al dente; perfetto per risotti raffinati e timballi.
RISO ROSSO ERMES:
un riso nuovo, parente del Riso Venere, ad alto valore nutritivo, molto di moda nelle insalate esotiche e nelle ricette vegeteriane.

riso rosso ermes