“Come l’acqua per il cioccolato” è un film del 1992 diretto da Alfonso Arau, che rielabora con arte e estro il piccante e coinvolgente il romanzo di Laura Esquivel, regalandoci sogno, pathos e autentica passione.
Tratto dal libro della scrittrice messicana Laura Esquivel dal titolo “Dolce come il cioccolato” titolo originale: “Como agua para chocolate”.
In un piccolo ranch sulla riva messicana del Rio Grande, vive l’autoritaria Elena de La Garza con le figlie Gertrudis, Rosaura e Tita.
Il popolo messicano combatte contro il dittatore José Porfirio Diaz, raccogliendosi in bande pittoresche e disorganizzate ai comandi di Pancho Villa.
Il clima di disordini e violenza inasprisce ulteriormente l’indole già inflessibile e dispotica di mamma Elena, sicché, quando il giovane Pedro Muzquiz, di origine texana, chiede la mano di Tita, la più giovane delle figlie frutto di una relazione adulterina, la donna rifiuta decisamente, appellandosi alla tradizione messicana, che impone alla figlia minore di non prender marito, per assicurare assistenza alla madre.
Pur di restar vicino a Tita, di cui è innamorato, Pedro si piega controvoglia al matrimonio con Rosaura.
L’amore contrastato tra Tita e Pedro prosegue quindi furtivamente all’insegna della trasgressione.
Quali sono gli ingredienti per far durare una passione?
Pedro e Tita sono l’uno per l’altra “come l’ acqua per il cioccolato”: la polvere di cacao ha bisogno della fluidità dell’acqua per dare origine a una voluttuosa crema, la cui bontà trascende di gran lunga quella dei singoli ingredienti!