
Laura Esquivel ha ambientato il suo “Dolce come il cioccolato” nel Messico di fine Ottocento, in cui la protagonista di un amore impossibile esprime i suoi sentimenti attraverso le vivande che prendono vita tra le sue mani; con le sue pietanze condiziona il destino.
Ogni episodio è introdotto da una ricetta, in un romanzo in cui cibo, amore ed eros sono legati indissolubilmente nella tradizione del realismo magico sudamericano.