Se cercate tra gli scaffali di tutte le librerie (tradizionali o online) nella sezione cucina, alimentazione, allergie/intolleranze, spesso anche sotto diete potrete trovare i miei libri:
Lo so, il nome è decisamente fuorviante, ma anche se si chiama “grano”,
il grano saraceno non appartiene alla famiglia delle Graminacee, bensì a quella delle Poligonacee, ed è privo di glutine, quindi perfetto per tutti, anche per i nostri amici che soffrono di celiachia o sensibilità al glutine.
L’origine dell’appellativo “saraceno” sembra derivi dalla sua storia dato che questa pianta e i suoi semi vennero importati in Italia nel Medioevo e approdarono a Venezia grazie ai mercanti musulmani, i saraceni appunto, che lo coltivavano nelle loro regioni d’origine.
@Monstera
Viene utilizzato in cucina molto nelle regioni del nord d’Italia, ma anche in Giappone è molto utilizzato ed è alla base di uno dei piatti più famosi della cultura alimentare orientale: i buonissimi soba noodles, che sono tagliatelle fini che vengono cotte e servite con vari condimenti (ok, io sono un po’ di parte perchè adoro la cucina asiatica, ma vi garantisco che sono squisiti!).
250 g di grano saraceno
300 g di fagiolini
4 cipollotti
Olio di riso
Salsa di soia
Versate il grano saraceno in 700 ml di acqua salata, portate a ebollizione e proseguite la cottura per 20 minuti.
Lessate in abbondante acqua salata i fagiolini per 10 minuti, quindi scolateli e tagliateli a pezzetti.
Fate rosolare in una padella unta i cipollotti tagliati a fettine sottili, quindi aggiungete i fagiolini e una spruzzata di salsa di soia, aggiungete infine il grano saraceno e servite.
La pasticceria salata è sempre ottima da servire per un aperitivo, facile da preparare, e molto sfiziosa!
Questi biscotti salati, fatti con tofu, cipolle e curry, riscuoteranno sicuro successo!
Per la frolla:
250 g di farina
80 ml di olio di mais
40 ml di acqua
8 g di cremortartaro
sale
50 g di barbabietola frullata
Per il ripieno:
1 panetto di tofu
1/2 cipolla
2 cucchiaini di curry
1 cucchiaino di curcuma in polvere
olio extravergine di oliva
sale
In una ciotola unite la farina con un pizzico di sale e il cremortartaro, quindi aggiungete l’olio, l’acqua e la barbabietola frullata, mescolando fino ad ottenere un composto malleabile; avvolgetelo nella pellicola trasparente e mettetelo a riposare in frigorifero per 30 minuti.
Tagliate la cipolla a dadini e fatela saltare in padella con un filo di olio, aggiungete il curry e la curcuma, il tofu sbriciolato, una presa di sale e qualche goccia di acqua, e lasciate cuocere per 10 minuti.
Stendete la pasta, ritagliatela della forma che più preferite, disponete i biscotti su una placca rivestita con carta da forno e distribuite un po’ di ripieno su ogni biscotto, quindi disponete un altro biscotto sopra e chiudetelo bene con le dita o con una forchetta premendo sul bordo, spolverate con un pizzico di sale e infornate a 180°C per 20 minuti.
Tagliate la cipolla a fettine sottili e fatela imbiondire in una padella con un filo di olio, quindi aggiungete i peperoni.
frullate i peperoni e aggiungeteci anche una abbondante spolverata di lievito alimentare.
Lessate le patate in abbondante acqua salata con la buccia; una volta cotte spellatele e schiacciatele dentro un tegame, quindi unite il burro vegetale e una presa di sale, e scaldate il composto a fuoco basso mescolando.
Aggiungete un goccio di latte di soia e la crema di peperoni, e versate il composto in stampini unti riempiendoli per 3/4, infornateli e cuoceteli a 180° per 20 minuti.
“Il profumo del pane alla lavanda” racconta di Claire Waverley e del suo giardino, che nasconde un segreto: i fiori, le erbe e i frutti (in particolare quelli del melo) che la protagonista usa per cucinare hanno poteri magici che mutano il destino di chi li consuma.
Claire è famosa per le ricette e per i manicaretti, ma ancora non sa che la sua vita tranquilla sta per essere messa a soqquadro dal ritorno della sorella.
Se passate da Napoli fermatevi All’antica Pizzeria da Michele, in Via Martucci 93/95, potrete gustare la stessa squisita pizza che mangia Julia Roberts nel film! Io l’ho assaggiata, ed oltre ad essere super economica è super super super buona! Incredibile vero?
Scaldate leggermente il latte con l’anice stellato e lo sciroppo d’acero, e lasciate in infusione fino a quando si sarà completamente raffreddato, quindi togliete l’anice e mettetelo da parte.
Schiacciate la banana a purea insieme ad una presa di sale e a un goccio di latte, aggiungete la farina a pioggia, quindi incorporate il latte rimasto poco per volta, evitando che si formino grumi; coprite la pastella e lasciatela riposare per 1 ora.
Grattugiate lo zenzero e in una ciotola unite lo zucchero, aggiungete il succo del limone filtrato e mescolate fino a sciogliere lo zucchero.
Versate il composto sulla frutta che avete scelto, tagliata a piccoli pezzetti o a fettine sottili, e lasciatele marinare.
Scaldate bene una padella unta, versate un mestolo di pastella stendendola su tutta la superficie e cuocete qualche minuto le crespelle sul primo lato, una volta girata cuocetela solo per 1 minuto.
Tostate i pinoli in una padella calda, mescolandoli continuamente per evitare che si brucino.
Farcite le crespelle con la frutta scolata, piegatele su se stesse e disponetele nei piatti irrorandole con un po’ di succo della marinata, cospargete i pinoli tostati e decorate con le bacche di anice.
Un sito nel quale trovare informazioni, ricette, curiosità, eventi, libri, film, e tanto altro che può aiutare chi soffre di una allergia o intolleranza al lattosio e alle proteine del latte, ai celiaci, ai vegani e alle persone che semplicemente amano il proprio corpo e vogliono mantenersi in salute mangiando sano!
La rapa è costituita da una radice tonda, ovale o conica, con la buccia bianca, succosa, croccante dal sapore dolciastro e leggermente piccante.
Si trovano fresche in inverno quando non sono ancora del tutto mature, e devono avere la buccia liscia e lucida, e non devono avere spacchi o macchie.
Si consumano sbucciate, eliminando le foglie, cotte (sbollentate, bollite, al vapore, brasate, saltate in padella, glassate o arrostite) oppure crude in insalata.
Sono ottime anche in purè, zuppe, minestre o risotti.
RAPA AL LATTE:
6 rape
1/2 bicchiere di latte di avena
1 noce di burro vegetale
olio extravergine di oliva
sale
pepe
Tagliate le rape a fettine non troppo sottili, fatele rosolare in padella con un filo di olio per qualche minuto; quando cominceranno a caramellarsi aggiungete il latte di avena, una presa di sale e di pepe e continuate a cuocere a fiamma bassa fino a quando si saranno ammorbidite, infine, poco prima di servirle aggiungete il burro per renderle lucide.