Se è importante mangiare sano è anche importante mangiare IN MODO sano, ovvero?
Per assimilare bene i nutrimenti di ciò che stiamo mangiando, aiutando la nostra digestione in questo processo dovremmo masticare molto il cibo, fino a 20-30 volte!
Non avere fretta di finire di mangiare, ma godersi il pasto, magari facendo anche delle brevi pause, o facendo dei bocconi più piccoli.
fare piccoli bocconi
…magari imparate a mangiare con le bacchette cinesi…sono un’ottimo metodo per mangiare poco per volta ed evitare di mangiare troppa aria!
Alzatevi dal tavolo con ancora un pochino di fame, perché il nostro stomaco ci mette un pochino di tempo prima di farci sentire che siamo veramente pieni, questo ci permetterà di non esagerare e poi sentirci “piani come palloni”! 😉
Il sorgo è ricco di fibre e soprattutto privo di glutine, è altamente digeribile, ricco di sali minerali come ferro, calcio, potassio e vitamine. Contiene inoltre antiossidanti naturali e fitocomposti quali acidi fenolici, fitosteroli e flavonoidi.
Polpette di sorgo bianco
polpette di sorgo bianco
200 gr di sorgo bianco decorticato
1 patata
1 bietola a costa gialla
1 bietola a costa rossa
1 spicchio d’aglio
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
spezie a piacere (origano, timo, basilico e prezzemolo)
Lessate la patata in abbondante acqua salata.
Lavate accuratamente il sorgo e lasciatelo in ammollo per circa 2 ore, quindi scolatelo e sciacquatelo nuovamente.
Portate a bollore abbondante acqua salata, versateci le bietole e cuocetele per 2/3 minuti, scolatele senza gettare l’acqua, quindi salate leggermente l’acqua e cuocete il sorgo per circa 30 minuti.
Tagliate le bietole a pezzi e saltatele in padella con lo spicchio d’aglio e un filo d’olio per qualche minuto, salate e pepate, quindi eliminate l’aglio e tritate finemente le verdure.
Una volta cotto scolate il sorgo e versatelo in una terrina con le bietole precedentemente tritate e una patata lessa schiacciata, aggiungete le spezie e regolate di sale e pepe, amalgamando bene il composto (se risultasse troppo morbido lasciatelo riposare in frigorifero per 1 ora).
Prelevate un po’ di composto con un cucchiaio, con le mani leggermente inumidite formate delle palline e fatele rotolare nella farina di ceci, fatele saltare in padella con un filo d’olio fino a quando saranno dorate, oppure cuocetele in forno a 180° per circa 15 minuti.
Un dolce delicato, con frutta di stagione e soprattutto adatto a tutti, perché non contiene lattosio e derivati del latte, non contiene glutine e nemmeno derivati di origine animale! Cosa chiedere di più ad un dolce?
150 g di farina di riso
60 g di miglio
130 g di zucchero di canna
2 cucchiai di fecola di patate
1/2 bicchiere di olio di semi
1 bustina di cremor tartaro
2 cucchiai di yogurt di soia
1 bicchiere di latte di miglio
2 pesche noci
torta di mele
Lessate in miglio in abbondante acqua.
Mettete la farina e il miglio cotto in una ciotola, aggiungete la fecola di patate, lo zucchero di canna, il cremor tartaro e mescolate, quindi aggiungete l’olio, lo yogurt di soia e il latte di miglio.
L’impasto non deve risultare troppo denso.
Aggiungete una pesca tagliata a dadini all’impasto, quindi oliate leggermente una tortiera e versateci l’impasto; tagliate la pesca rimasta a fette e disponetele sulla torta, quindi infornate a 180° per circa 40 minuti.
Mettete a cuocere le foglie di cavolo in una pentola con abbondante acqua per 2 minuti, scolatelo e asciugatelo bene, quindi tagliatelo a fettine sottili.
Tagliate le mele a dadini piccoli senza sbucciarle, quindi tritate grossolanamente le noci e le mandorle.
Mescolate 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva con 2 cucchiai di aceto di mele e 1 cucchiaino di miso, condite con questa salsina il cavolo e le mele, e servite con una spolverata di granella di noci e mandorle.
Scritto proprio per aiutare più persone possibili a convivere con una grave allergia alimentare o on un’intolleranza, ma anche semplicemente per suggerire qualche ricetta interessante a chi voglia fare una precisa scelta di vita anche in campo alimentare e per andare incontro a chi voglia seguire un regime alimentare sano o leggero, ma non per questo triste per il palato e monotono nei sapori.
i miei libri
Il grande libro delle ricette senza lattosio e proteine del latte, Edizioni L’Età dell’Acquario 2014. Quando si scopre di essere allergici o intolleranti al lattosio e alle proteine del latte, la prima domanda che ci si fa è: «E adesso cosa mangio?». Perché moltissimi alimenti contengono latte, lattosio, siero di latte, latte in polvere o derivati, sia come ingredienti effettivi che come conservanti naturali. Ci si sente così di fronte a una scelta comunque svantaggiosa: mettere in pericolo la salute o cambiare radicalmente in peggio la qualità della vita. In realtà, una situazione che all’inizio può mettere in grave difficoltà può trasformarsi in un’occasione per rinnovare la propria idea di cucina e per acquisire maggiore consapevolezza riguardo agli ingredienti che utilizziamo ogni giorno. Dopo un’interessante introduzione sulle intolleranze e le allergie alimentari, su come riconoscerle e viverle serenamente, con molti utili consigli per chi si trova ad affrontare una dieta (e una vita!) tutta nuova, l’autrice propone un’ampia scelta di ricette stuzzicanti e appetitose – tra antipasti, primi, secondi, contorni, dressing e dolci –, per intolleranti non solo al lattosio ma anche al glutine, per i vegani e per tutti coloro che condividono la loro vita e le loro scelte, ma non vogliono rinunciare ai piaceri del palato. Anche senza il latte, la cucina può restare una fonte di soddisfazione e di gioia.
1 bustina di zafferano (opzionale e sostituibile con cannella o zenzero in polvere)
pasta frolla
Mescolate in una ciotola la farina, il lievito, la scorza del limone grattugiata e la vaniglia.
A parte miscelate insieme l’olio, lo sciroppo ed eventualmente lo zafferano e versateli nella ciotola con la farina impastando con le mani fino ad ottenere una pasta morbida e “frollosa”.
Mettetela su un ripiano ricoperto di carta forno e stendetela con un mattarello fino a circa mezzo cm di spessore. Se volete fare dei biscotti: Dalla frolla stesa ricavate dei biscotti utilizzando delle formine. Disponeteli su una teglia ricoperta di carta forno e cuoceteli a 150/160 gradi per circa 7/8 minuti fin quando assumeranno un colore appena dorato e comunque chiaro e assolutamente non marroncino o bruno. Se li premete con un dito devono risultare morbidi, non duri, si induriranno quando raffreddano. Fateli quindi raffreddare completamente. Se volete potete sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente e ricoprirli fino a circa la metà poggiandoli poi subito su un ripiano o tagliere con della carta forno (per evitare che il cioccolato resti attaccato) magari anche decorandoli a piacere con bacche di goji e scorzette di limone.
Se volete realizzare una crostata: ponete su una teglia la frolla stesa insieme a tutta la carta forno e fatela aderire bene ai bordi e agli angoli. Bucherellatela con una forchetta e ricopritela con un foglio di alluminio, facendolo aderire bene (facendo in modo che copra anche tutti i bordi) e poi mettete sull’alluminio uno strato di fagioli secchi. Infornate a 150/160 gradi per 15 minuti circa. Togliete quindi l’alluminio con i fagioli, controllate la cottura ed eventualmente rimettete in forno ancora per alcuni minuti senza copertura. Per capire qual è il giusto grado di cottura valgono le stesse indicazioni dei biscotti. Lasciate raffreddare e farcite con crema pasticciera e frutta fresca, oppure con crema al cioccolato e frutta secca.
La storia della tigella nasce in tempi antichissimi, quando nelle case contadine, con poco, dovevano tirare avanti famiglie povere e quasi sempre numerose.
Con l’acqua e la farina venivano fatti dei dischi, cotti e temperati sotto la cenere ardente: questi si chiamavano TIGELLE.
Prepariamole insieme con la farina integrale…vedrete che non dureranno molto! 😉
300 g di farina integrale
100 g di farina di tipo 1
270 g di acqua
60 g di lievito madre
20 g di olio extravergine d’oliva
5 g di sale
3 g di malto
Sciogliete il lievito madre nell’acqua insieme allo zucchero e aggiungetela poco per volta alle farine, e impastate. Aggiungete l’olio poco per volta, fino a farlo assorbire tutto, infine aggiungete il sale. Lasciate lievitare l’impasto fino al doppio del suo volume, quindi stendete l’impasto su un piano da lavoro con il mattarello e ricavatene tanti cerchi con un coppapasta o un bicchiere. Coprite i dischi e lasciateli riposare circa 1 ora Scaldate una padella unta e cuocetele qualche minuto per lato.
Avete mai provato a preparare il savoiardo senza usare le classiche uova? 100% vegan?
Bhe, a mio gusto è anche molto più buono!
Soffice, alto, delicatissimo, da mangiare liscio o farcito a vostro piacere…liberate la fantasia!
400 g di farina
20 g di fecola di patate
100 g di burro vegetale o olio di semi
180 g di zucchero di canna
170 g di latte di soia + 20 g di acqua (o 190 g di latte di riso)
2 cucchiai di malto di riso
1 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 cucchiaini di lievito per dolci
In una ciotola capiente setacciate tutti gli ingredienti secchi, escluso lo zucchero.
In un’altra ciotola sciogliete lo zucchero dentro il latte, aggiungete il burro vegetale, unite gli ingredienti secchi, sino a formare un impasto omogeneo e abbastanza appiccicoso. Lasciate riposare l’impasto in frigo per almeno 1 ora. Prelevate delle piccole porzioni di impasto dalla ciotola e disponetele su una teglia foderata di carta da forno per realizzare tanti piccoli savoiardi, oppure versate tutto l’impasto in una teglia realizzando un grande savoiardo.
Infornate per 15 minuti a 190° (fino a quando saranno leggermente dorati).
Non dimenticatevi di guardare sul mio sito i posti dove andare a mangiare, sono posti dove ho mangiato personalmente e dove potrete mangiare cose buonissime in tutta sicurezza!
Il bulgur, a differenza del cous cous, è costituito dall’intero chicco di frumento integrale, che poi viene cotto e frantumato.
Inoltre il chicco viene fatto prima germogliare, risultando così ben digeribile, ed acquisendo un alto valore nutrizionale. Essendo un cereale integrale è ricco di fibre, vitamine B tra cui l’acido folico, il fosforo e il potassio. Potete trovare il bulgur di frumento, di kamut o farro.
bulgur
100 g di bulgur
80 g di lenticchie
2 scalogni
1 spicchio di aglio
1/2 peperoncino
80 g di pistacchi
1 cetriolo
1 lime
Pepe nero
Sale
1 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
Olio extravergine di oliva
Prezzemolo
Cuocete il bulgur e, una volta cotto, fatelo raffreddare. Tagliate il cetriolo a dadini molto piccoli. Tritate gli scalogni, il peperoncino e l’aglio, e fateli appassire in un tegame con un filo di olio e una presa di sale. Unite le lenticchie e portatele a cottura con qualche bicchiere di acqua, quindi salatele e pepatele, e spolveratele con la cannella e il cumino. Mescolate insieme le lenticchie con il bulgur, i pistacchi tritati grossolanamente e i dadini di cetriolo, aggiungete un filo di olio, cospargete un po’ di prezzemolo tritato, una spruzzata di succo di lime e la sua scorza grattugiata, quindi servite.